PERCHE’ MIVAR?
La scelta dell’utilizzo di una TV a tubo catodico per il rimpiazzo di un monitor arcade, può essere motivata brevemente così:
1: Si tratta di televisioni con elettronica “semplice” e contenuta, con ottima attitudine ad essere utilizzate come cinescopi, d’altra parte l’azienda stessa ha fornito per anni emittenti o aziende del servizio radiotelevisivo come RAI e Mediaset, oltre a molte altre (Alitalia per esempio) che utilizzavano gli apparecchi come mero cinescopio.
2: Con una certa facilità, si eseguono settaggi di taratura delle geometrie dello schermo, più o meno presenti a seconda del modello, direttamente da telecomando oppure da trimmer sullo chassis.
3: Realizzando piccole modifiche tramite saldatura a stagno si può attivare l’accensione automatica all’arrivo della corrente, cosa molto comoda che risparmia ovviamente l’utilizzo di un elemento estraneo al cabinato come il telecomando, oppure la realizzazione di un circuito esterno separato che ne regoli l’accensione.
4: E’ stato un glorioso marchio made in Italy!
SCELTA DEL MODELLO IDONEO
Premesso che è bene preferire modelli più recenti per via della migliore possibilità di settaggio delle geometrie dello schermo, la scelta del modello va fatta innanzitutto tenendo conto delle dimensioni del CRT presente (o assente) sul cabinato. I tagli più comuni utilizzati sui prontoscheda sono da 20”, 25” e 28”, misure compatibili con la maggior parte delle TV Mivar commercializzate negli anni ’90-2000, oltre alle piccole 14”.
Qualsiasi sia la misura in pollici del monitor del cabinato in questione, la televisione che ne prenderà il posto dovrà necessariamente essere della stessa misura, stessi pollici, pena la necessità di modificare la struttura del mobile e l’impossibilità di utilizzare lo stesso telaio del vecchio monitor, oltre al risultato estetico che può risentirne certamente anche per via delle misure del bezel che probabilmente risulteranno inadeguate…poi ovviamente tuto può esser fatto, a propria discrezione e gusto.
Siccome le misure degli attacchi dei tubi sono le stesse per tutti i CRT, la trasposizione del telaio può essere fatta senza alcuna modifica, sfruttando gli stessi supporti di aggancio.

Il primo passaggio da eseguire è chiaramente quindi quello con cui si andrà ad eliminare la scocca in plastica della TV.
Smontare un Mivar dalle plastiche è un’operazione molto rapida, perché solitamente hanno esclusivamente quattro viti piuttosto robuste sul retro e nulla più.
Una volta aperto, si presenta più o meno così (in esempio un modello 25 M5S):

Da qui in poi è possibile rimuovere i quattro bulloni che tengono ancorato il tubo alla parte anteriore della scocca, dopodichè si inizia a sfilare lo chassis, ovvero la componente elettronica dove è alloggiato anche l’EAT (trasformatore di riga). A tal proposito è IMPORTANTE rammentare che i condensatori più grandi e la stessa zona circostante l’EAT possono avere ancora della tensione residua, se la TV è stata spenta da poco tempo. E’ quindi opportuno cautelarsi ed utilizzare la dovuta attenzione per non incappare in spiacevoli inconvenienti.
In particolare sotto la ventosa resta una carica residua che deve essere scaricata a terra in caso di separazione dell’elettronica dal tubo, operazione comunque consigliata per ottenere un montaggio più agevole. Durante tale operazione esercitare con delicatezza anche il distacco dello schedino dietro al giogo di deflessione.
L’elettronica normalmente è fissata alla base in plastica ad incastro, più raramente con qualche vite: controllare ed agire di conseguenza, facendo sempre attenzione a non danneggiare la PCB, quindi sfilare il tutto dopo aver scollegato i fili degli altoparlanti.
Se si ha disponibile il telaio del monitor del cabinato, avendolo smontato per l’occasione, non è necessario separare le varie componenti (ventosa, schede, tubo) e si può procedere direttamente al montaggio, obbligato come detto sui perni che fissano il tubo, mentre per lo chassis si dovrà procedere ad un adattamento, scegliendo magari come base una tavoletta di legno, oppure anche un ritaglio della scocca in plastica della stessa TV.


A questo punto avremo la TV al posto del monitor arcade, assente o irrimediabilmente guasto.
Il prossimo passo da compiere è il collegamento al cablaggio del cabinato, passaggio che sarebbe opportuno e più comodo da fare prima di aver fissato la TV sul cabinato, in maniera da agire più agevolmente.
Ad ogni modo, andiamo ad esaminare i passaggi per eseguire i collegamenti:
Per il cavo di alimentazione della TV, dipenderà da quale soluzione si vorrà optare, tenendo conto anche quali possibilità offre l’interno del cabinato. Alcuni hanno una ciabatta all’interno dove si può collegare direttamente la spina, azzerando ogni difficoltà o semplice perdita di tempo. In altre situazioni tuttavia è necessario collegare diversamente il cavo, tagliandolo all’estremità e risaldandolo per portare un filo direttamente al pulsante di accensione del cabinato, o magari facendo ponte con l’alimentatore. Dipende dai casi e/o dal tipo di soluzione maggiormente congeniale alle proprie esigenze.
Andiamo invece ad esaminare i collegamenti peculiari da fare, tra i pin della Scart ed il cablaggio Jamma, eseguire principalmente secondo la seguente logica:
SCART....................JAMMA
5,9,13,14,17,18,21 ----> GND
7--------------------------> BLUE
11-------------------------> GREEN
15-------------------------> RED
20-------------------------> H-SYNCH (+V-Synch) (Res. 1000 ohm)
8---------------------------> +12V
16--------------------------> +5V (resistenza da 100 ohm)
Rispetto ad un normale monitor arcade, una TV CRT ha un amplificazione dei colori a video maggiore, per cui con i Mivar ho utilizzato questo schema:

Ho ottenuto una buona resa di colori e luminosità frapponendo una resistenza da 220ohm per i segnali R G B.
Questo come detto su diversi TV Mivar, da 14”, 20”, 25”, 28”.
Ulteriori regolazioni possono chiaramente essere effettuate direttamente dalle impostazioni della TV.
Lo schema a partire dal pettine Jamma è il seguente:

POSSIBILI VARIANTI:
Se nel cabinato non è presente il cablaggio Jamma, lo si intende bypassare per collegare direttamente un PC o più semplicemente si tratta di un progetto differente, lo schema di collegamenti ovviamente cambia e si deve procedere diversamente, anche se i pin interessati lato scart sono grosso modo sempre gli stessi.
Nel caso di collegamento diretto di un un PC, lo schema da me utilizzato con successo su diverse TV è un di quelli riportati riportati anche nell’ottima guida di Josef75 che si trova al seguente indirizzo: http://digilander.libero.it/venturi1975/
(i collegamenti ai pin audio sono opzionali)

In questo schema utilizzo un’unica resistenza da 1000 ohm sulle due sincronie che vengono unite al pin 20 della scart, come anche nello schema di collegamento fra Jamma e TV.
Un’ultima accortezza, in entrambi i casi: siccome la TV verrà trapiantata in pianta stabile dentro il cabinato, non è necessario saldare su un cavo scart, certamente più soggetto a falsi contatti, ma conviene farlo direttamente sui pin nel lato interno, come da foto:

Oppure se si preferisce, è possibile rimuovere l’intero inserto scart e saldare sulla PCB, ma vista la relativa comodità dei pin offerti dai TV Mivar, personalmente la trovo un’operazione assolutamente non necessaria (mentre su TV di altre marche potrebbe esserlo).
Dotarsi di guaine termorestringenti è inoltre un buon accorgimento, indispensabile ad esempio nel caso si vada a saldare su spazi piuttosto risicati, come succede con la presa VGA (DB15):


In caso di collegamento diretto tra PC e TV, i voltaggi +5 e +12, necessari alla commutazione del segnale RGB e l’attivazione del canale AV (pin 16 e 8 della scart) sono recuperabili anche dall’alimentatore del PC: il filo rosso nei molex porta i +5v ed il giallo i +12v.
Si può collegare in maniera diretta più spartana, oppure utilizzando un apposito molex maschio:

Su questa foto compare anche un jack di collegamento audio, collegamento opzionale che può dare la possibilità di utilizzare anche l’amplificatore interno della TV allo scopo di interfacciare l’audio del computer alle casse del cabinato, soprattutto in assenza di cablaggio jamma, mentre dove è presente, di solito si utilizza quello del cabinato stesso.
Sugli schemi sopra riportati è indicato anche tale tipo di collegamento, sia in mono che in stereo.
Le soluzioni “incrociate” sono quindi molteplici ed è possibile scegliere in base alle proprie esigenze e/o preferenze.
AUTO ACCENSIONE
Fatti i necessari collegamenti si è prossimi al risultato finale, abbiamo l’AV automatico a schermo grazie ai +12v sul pin 8 della scart, mentre l’attivazione del segnale RGB è garantita dal collegamento dei +5v (con resistenza) sul pin 16.
Tutto procede come se si avesse a che fare con un normale monitor arcade, se non fosse che la TV resta spenta all’arrivo della corrente.
Come ovviare a questo problema?
Con i Mivar è possibile evitare di dover costruire un circuitino di accensione esterno, semplicemente attivando l’auto-on portando a massa un determinato pin sul processore di sintonia della TV.
Processore e relativo pin, cambiano ovviamente a seconda del modello con cui si ha a che fare, andiamo a vedere quindi quali sono le diverse tipologie.
MODELLI TV E RELATIVI PROCESSORI DI SINTONIA

INDIVIDUAZIONE DEGLI INTEGRATI ED ESEMPI DI MODIFICHE:
Nei Mivar l’elettronica è molto leggibile e per lo più la maggior parte delle indicazioni sono in Italiano: davvero difficile non trovare la dicitura “controllo sintonia canali televideo”.
In diverse occasioni i pin di massa sono posti nelle immediate vicinanze del pin di accensione, tanto che può bastare unire i contatti direttamente con lo stagno, mentre In altre situazioni i pin da unire sono più distanti ed è quindi utile avvalersi di un pezzettino di cavo per fare il ponte.
Ecco un paio di esempi pratici:

REGOLARE LE GEOMETRIE DELLO SCHERMO
A questo punto, tutto è predisposto per avere le funzionalità di un monitor.
L’ultima cosa da fare, è quella di regolare lo schermo un po’ come si fa con i trimmer sui monitor arcade, che certamente di norma permettono molte regolazioni in più rispetto alle TV a tubo catodico che, ufficialmente, non hanno disponibile la possibilità di variare la posizione dello schermo o addirittura la forma.
Esistono però i cosiddetti service mode, o menù di servizio, una sorta di opzioni aggiuntive normalmente previste solo per gli addetti ai lavori, che consentono di fare più o meno regolazioni a seconda dei modelli con cui si ha a che fare.
Su molte TV CRT la procedura ad oggi può essere un mistero, mentre sui Mivar fortunatamente tale opzione, se disponibile, veniva indicata anche sul manuale fornito all’utente (insieme agli schemi). Per questo oggi cercare in rete manuali, schemi e procedure di servizio per tali televisori, è cosa possibile.
L’unica nota negativa è che sulle TV più piccole (14-20”), sono solitamente possibili meno regolazioni, mentre i dai 25” in su le modifiche possibili sono ben più complete e comprendono: ampiezza orizzontale e verticale, posizione orizzontale e verticale, fase, parabola, trapezio e talvolta perfino la regolazione G2 (screen) del trasformatore di riga.
I più “sfortunati” risultano essere i modelli più obsoleti, dove le regolazioni vanno effettuate attraverso scomodi trimmer posti sull’elettronica ed a volte si limitano all’essenziale, come nel caso del 20” M1 che ospita la sola possibilità di interagire con il trimmer della fase orizzontale, come da foto:

C’è da dire che comunque risultati accettabili se ne ottengono però quasi sempre, soprattutto in virtù di una spesa davvero irrisoria, se non nulla (tante di queste TV sono finite gratuitamente al macero).
I risultati finali poi dipendono certamente sempre dalle condizioni della TV stessa, dal tubo montato e dai settaggi che si andranno a fare negli emulatori.
Per quest’ultimo punto, vi rimando ad un’altra guida specifica.
Augurandovi buon lavoro, vi lascio con qualche foto abbastanza esplicativa.
Risultato con scheda gioco Jamma PCB su Mivar 25”:

Risultato con MAME su Mivar 20”:

Risultato con MAME su Mivar 25”:
